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Tria: “Dalle nuove imposte sui giochi, si pensa di ricavare 700 milioni nel 2019”

E’ un argomento che sta facendo molto discutere quello della tassazione sul gioco prevista dalla manovra di Bilancio del Governo gialloverde.

Se da un lato c’è chi sostiene che l’aumento preu metta in ginocchio gli operatori del settore (http://cifonenews.comma3.com/scardovi-sullaumento-preu-incredibile-mette-in-ginocchio-gli-operatori/ ) o chi trova paradossale che nonostante la lotta pentastellata al gioco si voglia proprio da questo ricavare maggiori entrate nelle casse dello Stato (http://cifonenews.comma3.com/manovra-mirabelli-pd-accusa-adesso-usate-il-gioco-per-aumentare-le-entrate-conte-le-tasse-inserite-per-ristabilire-un-po-di-equita/), il ministro dell’Economia Giovanni Tria, in sede di Commissione Bilancio fa sapere: “Sono state introdotte anche nuove imposte sui giochi da cui si pensa di ricavare, in modo vario e anche per quanto riguarda delle gare per l’assegnazione delle nuove concessioni, nel 2019 circa 700 milioni da questi nuovi prelievi. Queste ultime misure sono state introdotte per ridurre un disavanzo nel triennio”

Ricordiamo che il testo su cui il Governo ha chiesto e già ottenuto la fiducia all’Aula del Senato prevede che per gli apparecchi da intrattenimento comma 6a l’aumento del Preu è di 1,35 punti percentuali, ma con payout ridotto di 2 punti percentuali, passando dunque al 68 percento delle giocate. Per le vlt, ovvero apparecchi comma 6b del Tulps, l’aumento del prelievo è di 1,25 percento, e la diminuzione del payout dell’1 percento, passando quindi dall’85 all’84 percento. Confermati gli aumenti per gli altri giochi: per le scommesse a quota fissa, eccetto le ippiche, su rete fisica, la tassazione diventa del 20 percento, e del 24 per quelle online. Per gli altri giochi in rete (cioè quelli di abilità e il bingo), la nuova aliquota sarà pari al 25 percento delle giocate. Per le scommesse virtuali l’aliquota sarà invece del 22 percento. Confermati inoltre le proroghe delle concessioni per scommesse, bingo e SuperEnalotto, nonché il rinvio al 2020 dell’arrivo delle Awp da remoto. Ancora, via libera anche alla riforma del Totocalcio.

La Redazione

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