Si è tenuto in Calabria, nella sala verde della Cittadella regionale, il primo “No slot day”.
Un incontro tra istituzioni, scuole, associazioni e cittadini che segna l’avvio dell’appuntamento annuale voluto dalla cosiddetta legge Bova per analizzare le implicazioni sociali della ludopatia e contrastarne la diffusione.
Il presidente della commissione contro la ‘ndrangheta, Arturo Bova, nell’occasione ha commentato: “Il ‘No slot day’ vuole essere un momento di riflessione, che si celebrerà ogni 30 di aprile, su quella che è l’offerta del gioco sul territorio e sugli strumenti che vengono messi in campo per contrastare quella che è diventata una delle maggiori piaghe sociali del terzo millennio. Sono innumerevoli le operazioni della Dda che dimostrano l’interesse notevolissimo verso il settore da parte della criminalità organizzata.
La raccolta del gioco legale nel 2018 è stata di 104 miliardi di euro e a questo dato vanno aggiunti gli introiti del gioco illegale. La mafia non solo ha fatto incetta di sale giochi intestandoli a prestanome ma è diventata anche monopolio assoluto per quanto riguarda la produzione e la distribuzione delle cosiddette slot machine che vengono “imposte” nei locali anche con schede taroccate, apparentemente collegate al monopolio di Stato ma che in realtà non lo sono. Senza dimenticare – ha aggiunto Bova – il rapporto tra gioco d’azzardo e riciclaggio di denaro sporco”.
Michele Gigliotti, presidente Adiconsum Calabria, ha aggiunto: “Bisogna però lavorare anche su progetti concreti attraverso i quali migliorare realmente le condizioni di assoluta dipendenza ed emarginazione che vivono i ludopatici. Sono convinto della necessità di fare leva sui giovani per contrastare tale fenomeno”, ha concluso. Adiconsum Calabria auspica che proseguano a livello regionale incontri e tavoli dedicati all’argomento coinvolgendo le associazioni specializzate nel contrasto al gioco patologico e aderisce al programma nazionale sulla prevenzione e il contrasto della ludopatia che farà tappa a Vibo Valentia il 7 giugno.
La Redazione