Parere favorevole di tre commissioni del Consiglio regionale della Calabria sulla proposta del centrodestra in materia di gioco d’azzardo. La prima, la terza e la commissione anti-‘ndrangheta hanno approvato la “sanatoria” in favore dei titolari delle sale da gioco, delle rivendite di generi di monopolio e delle sale scommesse che non hanno ancora adempiuto alle prescrizioni della legge regionale del 2018 contro la ludopatia proposta dai capigruppo di maggioranza (Arruzzolo per Forza Italia, Graziano per l’Udc, De Nisi per Coraggio Italia, Crinò per Forza Azzurri, Neri per Fratelli d’Italia e Loizzo per la Lega). Come riporta il Corriere la proposta di legge del centrodestra modifica una norma della “riforma Bova”, la legge del 2018 dell’allora presidente della commissione regionale antindrangheta Arturo Bova. “Quel testo, tra le altre cose, introduceva limiti piuttosto stringenti in tema di contrasto al gioco d’azzardo e alla ludopatia, prevedendo a esempio il divieto di posizionare apparecchi da gioco a meno di 300 metri, per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, e a meno di 500 metri per i Comuni sopra i 5.000 abitanti, da scuole, centri sociali, chiese, impianti sportivi, ospedali, banche, stazioni ferroviarie, esercizi di compravendita di oggetti preziosi. (erano previste alcune deroghe, come per le tabaccheria, a condizione che gli apparecchi fossero sempre sotto il controllo visivo dei titolari dell’esercizio): quel testo inoltre assegnava ai gestori delle sale da gioco e delle rivendite un termine di due anni per adeguarsi alle prescrizioni. Con la proposta di legge odierna, invece, si proroga ulteriormente l’adempimento al 31 dicembre 2024: il differimento – secondo il centrodestra – ha una sola motivazione, non di principio (perché si è comunque contrari al fenomeno, si tiene a precisare) ma di sostanza, quella di venire incontro alle esigenze degli esercenti stremati dalle limitazioni per l’emergenza sanitaria”. “La proroga ratifica il fatto che non si voglia proteggere la popolazione dal gioco d’azzardo” ha chiosato la capogruppo del Misto e leader della minoranza di centrosinistra Amalia Bruni. “Gli interventi della Regione sono finalizzati a far allontanare dal fenomeno. La proroga non solo è inutile – si è in attesa di una legge dello Stato per limitare il fenomeno ed in presenza del decreto Cura Italia che, di fatto, ha già prorogato i termini – ma dannosa”. Per il capogruppo di De Magistris Presidente Ferdinando Laghi “la pandemia viene usata come grimaldello e come l’ombrello sotto cui ci si ripara per giustificare qualsiasi inadempimento. Si tratta dell’ennesima proroga, ma considerata la materia, no si deve dare ossigeno al fenomeno e la legge va respinta”.
La Redazione