E’ di qualche giorno fa la notizia sulle agevolazioni ‘no-slot’ a Casalgrande (RE) sulla tassa dei rifiuti per le attività che, appunto, decidono di non installare slot machine. Ai gestori di bar e tabaccherie che non hanno installato oppure dismetteranno slot machine, videolottery o altri apparecchi con vincita in denaro sarà infatti applicata una riduzione del 50% sulla parte variabile della tassa sui rifiuti (Tari).
“Quale relazione intercorre tra le slot e la tassa sui rifiuti? – è la replica nella nota al vetriolo di Sapar – A spiegarlo è il Comune di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, che ha deciso di concedere delle agevolazioni pari al 50% sulla parte variabile della Tari per tutte le attività come bar e tabacchi che non hanno installato o decidono di togliere gli apparecchi dalle loro sale. Purtroppo non è il primo caso in cui un Comune italiano proponga sconti e preveda bonus per chi rimuove gli apparecchi da gioco come videolottery e slot machine. Questo modus operandi di molti sindaci denota un’ignoranza di fondo e una strategia studiata ad hoc per alimentare populismo e probabilmente qualche consenso in più. Togliere le slot dalle attività – chiosa Sapar – significa indebolire il gioco legale e aumentare le possibilità che i giocatori si riversino nell’illegalità e nelle bische clandestine. Inoltre, riteniamo che proporre delle agevolazioni sulle tasse in un periodo di particolare difficoltà economica sia altamente demagogico”.
La Redazione