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Fisascat-Cisl Roma: “Legge regionale gioco porterebbe emorragia occupazionale e dramma sociale”

Grande preoccupazione per l’imminente entrata in vigore in Lazio della legge regionale in materia di gioco d’azzardo. “Esprimiamo la nostra fortissima preoccupazione per oltre diecimila famiglie di lavoratori nel campo del gioco legale sul territorio, il cui futuro è seriamente a rischio: la legge regionale che introduce il cosiddetto ‘distanziometro’, ovvero l’obbligo di bar, tabacchi e sale specializzate di non avvicinarsi oltre i 500 metri da luoghi sensibili quali scuole e ospedali, potrebbe portare alla chiusura di migliaia di punti. La norma porterebbe sicuramente a un’emorragia occupazionale e a un vero e proprio dramma sociale”. E’ quanto ha dichiarato il segretario territoriale della Fisascat-Cisl Roma Capitale e Rieti, Giulia Falcucci, aggiungendo che “non si può fare in modo che lo stigma del settore sia pagato dai lavoratori, da persone che hanno basato la loro vita e la loro sussistenza su un’attività legale. Queste persone vengono da anni complessi legati alla pandemia, che hanno visto i punti di gioco legale riaprire con grande ritardo rispetto ad altre attività, nonostante gli ambienti presentassero le caratteristiche per garantire il distanziamento interpersonale. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per rendere chiaro un concetto: stiamo parlando di migliaia di lavoratori che operano in un ambito legale e riconosciuto dalle Istituzioni. Non è togliendo occupazione alle persone che si contrasta la ludopatia, sarebbe una soluzione semplicistica e dall’impatto sociale devastante”.

La Redazione

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