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Piemonte, Consiglio approva nuova legge sul gioco: tornano vittoriose le slot in città

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato la nuova legge sul gioco dopo le sedute fiume di questi ultimi due giorni. Il testo sostituisce quello del 2016 e torna a liberalizzare il settore eliminando le restrizioni imposte cinque anni fa per arginare la ludopatia. La nuova legge fortemente voluta dalla Lega, consente alle tabaccherie che avevano slot prima del 2016 e hanno dovuto toglierle per la retroattività, di poterle reinstallare. Così le sale gioco. Esclusi, invece i bar. Potranno riaverle anche le attività che nel frattempo hanno cambiato titolare, o che lo cambieranno.  Per quanto riguarda le attività che non avevano le slot cinque anni fa, e che avrebbero voluto metterle da lì in poi, cala anche il distanziometro. Adesso la distanza minima dai luoghi sensibili (bancomat, compro oro, scuole, e via dicendo) è di 400 metri nei centri sopra i 5 mila abitanti e di 300 nei Comuni sotto i 5 mila cittadini. Tolto inoltre il potere ai sindaci di imporre orari di spegnimento degli apparecchi più stringenti di quelli regionali, che ora fissano la chiusura dalle 23 alle 9. Sul fronte della prevenzione alla ludopatia, le slot dovranno avere un lettore di tessera sanitaria (come accade per i distributori di sigarette) in modo da essere accessibili solo ai maggiorenni. Inoltre viene stanziato un milione per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Infine, sono previsti contingentamenti, per cui ci potrà essere un numero limite di macchinette in relazione alla superficie dell’attività che le ospita.

Momenti di tensione in Aula con un’opposizione indignata che vede, dopo anni di lotta alla ludopatia, spazzare via tutto. Primo fra tutti il senatore 5Stelle Giovanni Endrizzi, in prima linea nella battaglia al gioco d’azzardo, ultimamente preso di mira da haters e minacciato di morte con la sua famiglia, non ha perso tempo nel dichiarare il proprio disappunto. Così in una nota: “Il disegno di legge votato dalla destra in Piemonte è vergognoso. La giunta Cirio ha scelto di mettere a rischio la salute dei cittadini riducendo il distanziamento delle attività di gioco d’azzardo dai lunghi sensibili come scuole, chiese, ospedali. E ancora: gli esercizi commerciali che avevano dismesso slot machines e videolotteries potranno rimetterli. E’ un regalo alle lobby dell’azzardo fatto in spregio alle famiglie finite nel dramma dell’azzardo patologico. Oggi è stato fatto davvero un passo contro la tutela dei piemontesi. E cosa insegniamo ai nostri giovani? Siamo agli ultimi posti in Europa per laureati, ma primi assoluti nell’aspettare la sorte. La Lega chiede maggiore autonomia per le Regioni, ma ha tradito quella che aveva già sulla tutela della salute. Non bastava il disastro fatto dalla Lega nella gestione del Covid-19 in Lombardia: oggi depotenziano una legge virtuosa che i tribunali amministrativi e la Corte Costituzionale avevano riconosciuto come pienamente legittima e proporzionata”.

La Redazione

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