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Matera: 150mila euro di sanzioni per gioco d’azzardo illegale

Totti-Blasi e le segnalazioni dell’antiriciclaggio: milioni in scommesse e gioco d’azzardo

Gioco d’azzardo e scommesse. E’ l’ultimo colpo di scena nella già complessa separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. A parlarne oggi è La Verità in un articolo a firma di Giacomo Amadori, ripreso poi da Open. “Il documento risale all’agosto scorso. Riguarda un prestito infruttifero per la somma di 80 mila euro inviata sul conto di una pensionata di Anzio. Il conto è cointestato con la figlia A.M., dipendente della società Sport e Salute controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno la 45enne gira i soldi al marito D. M. Lui è un dipendente del ministero dell’Interno considerato in stretti rapporti con Totti. Il conto è alimentato «da bonifici domestici (tutti in favore di D. M.) rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online». Tra queste la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. 15 trasferimenti per un totale di circa 87 mila euro. Ma di segnalazioni ce ne sono anche altre. Una riguarda due conti del giocatore. Uno cointestato con Blasi e l’altro con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della A.S. Roma. Ci sono anche altri bonifici nei confronti di società proprietarie di casinò di Las Vegas. Qui i funzionari parlano di cinque assegni bancari e un bonifico intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo. Pagati tra agosto 2018 e gennaio 2020. Per complessivi 1,305 milioni di euro, «apparentemente per finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato». Per l’antiriciclaggio «permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali». E questo perché la Sfe di Monte Carlo «sembrerebbe svolgere anche un’attività bancaria». E «non è quindi chiaro se il denaro inviato sia destinato solo al gioco oppure ad altro». In un altro passaggio puntualizzano anche che «la stessa società è stata nominata in alcuni recenti scandali che hanno coinvolto personaggi politici». C’è poi un’altra segnalazione del 2018, che porta a circa 3 milioni di euro la cifra attenzionata, e di due bonifici per complessivi 160mila euro inviati al solito D.M. con causale «prestito in amicizia con vincolo di restituzione entro 24 mesi». Il cliente», spiegano i risk manager, «ha riferito che trattasi di pagamenti che lo stesso effettua per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo» precisano i risk manager. Sarebbe quindi lo stesso ex calciatore ad ammettere di essere un accanito scommettitore, giustificando così la continua necessità di contanti. Trasferiti come prestiti infruttiferi agli amici e ai loro parenti o quelli ritirati negli anni precedenti allo sportello.

La Redazione

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