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Calabria, si va verso la proroga di un anno per adeguarsi al “distanziometro”

 

Potrebbe essere prorogato di un anno, portandolo a due, il termine di adeguamento delle sale slot al “distanziometro” in Calabria. È stata presentata infatti una specifica.
La proposta di modifica alla legge regionale denominata “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza” – approvata ad aprile 2018 ed entrata in vigore il 3 maggio – è stata presentata dal consigliere Arturo Bova, principale promotore della normativa, e verrà discussa nella seduta del 9 novembre della commissione contro la ‘ndrangheta, di cui è presidente.
“La modifica vuole dare più tempo ai titolari delle sale slot per adeguarsi alla legge – ha spiegato Bova – avendo constatato che ci sono grandi difficoltà da parte dei gestori per mettersi in regola, trovare un’altra sede, un’altra sala o costruirla ex novo. Visto che sono stati comunque fatti degli investimenti è giusto prorogare il termine”.
Nella proposta di modifica potrebbe essere inserita anche l’eliminazione dal testo della legge del divieto di utilizzo degli apparecchi senza vincita in denaro da parte dei minori.
Bova, qualche giorno fa, aveva lanciato l’allarme sui ritardi dell’attuazione della legge, chiedendo “maggiore severità nei controlli da parte delle forze dell’ordine” e ricordando che “i fondi previsti, circa 700mila euro, destinati ad interventi per la legalità (in favore di vittime di mafia, di borse di studio per i giovani, etc.) rischiano di essere persi se non vengono impegnati entro il 31 dicembre di quest’anno”.
L’ARTICOLO SUL GIOCO – L’articolo 19 della legge prevede per i Comuni la facoltà di limitare l’apertura delle sale da gioco e scommesse e di tutti i locali pubblici con offerta di gioco ad otto ore giornaliere, e non oltre le ore 22. Viene quindi introdotto un distanziometro di 300 metri per i Comuni con popolazione fino ai 5 mila abitanti e di 500 per quelli con popolazione superiore. Poi un piano integrato per il contrasto e la prevenzione del Gap, l’emanazione del logo “No Slot” per chi sceglie di non installare o disinstallare apparecchi da gioco, la formazione obbligatoria per i gestori e il personale delle sale, il supporto amministrativo ai Comuni in caso di avvio di azioni legali collegate al gioco, il divieto di pubblicità, anche sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. In coerenza con le finalità ed i principi della presente legge, la Regione Calabria non concede il proprio patrocinio per gli eventi che ospitano o pubblicizzano attività di gioco.
A. Bargelloni

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