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Covid Alto Adige: nuove restrizioni e lockdown

Si stringe il cerchio delle restrizioni in Alto Adige dove la quarta ondata di Covid fa paura per numeri di malati in reparti e terapia intensiva. La Provincia di Bolzano registra il tasso più basso di vaccinazioni in rapporto alla popolazione: meno del 63% degli abitanti ha ricevuto le due dosi. Tra le vallate e le montagne a fine ottobre aveva fatto notizia la presenza di scuole private pensate per i genitori no vax e no green pass. Per questo il governatore  Arno Kompatscher ha firmato l’ordinanza per maggiori restrizioni. Per ‘Commercio e Servizi’ nei Comuni che rientrano in zona rossa si prevede quanto segue: vige in ogni caso, sia per i clienti che per il personale, l’obbligo generalizzato di indossare una mascherina FFP2 o equivalente all’interno degli esercizi commerciali; nei locali delle attività consentite è ammesso un numero di persone pari a 1 cliente ogni 10 mq, salvo nei negozi di superficie inferiore a 20 mq, nei quali sono ammessi al massimo 2 clienti contemporaneamente. Si deve inoltre garantire, oltre alla distanza interpersonale di almeno 1 metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

Nei Comuni ‘rossi’ i bar – circa una ventina – e ristoranti dovranno chiudere alle 18 e scatterà il coprifuoco dalle 20 alle 5. I numeri sono allarmanti: l’incidenza attualmente è di 407, ma preoccupa la situazione in alcuni comuni, come per esempio Rodegno, dove attualmente l’8,16% della popolazione risulta positiva. “Dobbiamo evitare un nuovo sovraccarico degli ospedali. Serve la solidarietà di tutti”, ha affermato il segretario Svp Philipp Achammer. Achammer precisa anche che tutto va fatto per evitare un altro lockdown, ma che ormai nulla è più garantito. Tutti speravano che misure come il coprifuoco ormai fossero solo un lontano ricordo della fase pre-vaccino della pandemia. Il tasso di vaccinazione è più basso rispetto ad altre zone d’Italia e la resistenza all’immunizzazione è così forte che nei giorni scorsi è stato denunciato il fenomeno dei Coronaparty ovvero di persone che tentano di contagiarsi per evitare di vaccinarsi. Obiettivo dichiarato della stretta è quello di frenare il diffondersi della pandemia, che in Alto Adige sta riprendendo slancio, e garantire l’avvio della stagione sciistica dopo un intero inverno con gli impianti di risalita fermi. Intervenendo con rigore nelle zone più colpite dalla quarta ondata Bolzano spera di evitare provvedimenti ancora più restrittivi, come il lockdown austriaco, e una nuova battuta d’arresto per il commercio e il turismo in vista delle festività.

La Redazione

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