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Horse Angels: “Italia, primato europeo di doping nell’ippica. Trasparenza nella giustizia sportiva”

L’associazione Horse Angels, sempre in prima fila nella difesa degli animali e dei cavalli nello specifico, in una nota denuncia: “L’Italia detiene il record europeo di casi di doping nell’ippica sia nel 2021, sia nel 2022, secondo il report annuale della UET. Non è stata dunque saggia la decisione del Masaf di oscurare, a partire dal 2019, i dati di chi ha commesso frodi sportive come il doping, alla luce del fatto che, da quando tale privacy è garantita, l’Italia figura regolarmente al top dei dopatori europei di cavalli da corsa. La trasparenza è un concetto che da tempo si è consolidato nel diritto dell’Unione Europea al fine di infondere fiducia nei processi che riguardano i cittadini, permettendo loro di conoscerli, comprenderli e, se necessario, di opporvisi. In Italia è stata introdotta con la Legge n. 241/1990. Quest’ultima ha disciplinato il diritto di accesso ai documenti amministrativi solo per i titolari di posizioni giuridicamente qualificate, come fondamentale strumento di conoscenza finalizzata alla tutela individuale dell’interessato contro atti e provvedimenti delle Pubbliche Amministrazioni (PA) che incidono sulla sua sfera soggettiva. In Italia, l’affermazione di queste ulteriori forme di trasparenza inizia nel 2005, con l’approvazione del Codice dell’Amministrazione Digitale. Nel 2009, con il D.lgs. n. 150 si sottopone la pubblicazione delle informazioni sui siti web istituzionali al principio dell’accessibilità totale.

Nel 2016, con il D.lgs. n. 97, attuativo della delega contenuta nella legge 7 agosto 2015, n. 124 il legislatore italiano ha modificato il D.lgs. n. 33/2013. Con la riforma – prosegue la nota – la trasparenza deve essere intesa come “accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni” per “tutelare i diritti dei cittadini, e promuovere la partecipazione degli interessati all’attività amministrativa”. Il decreto si distingue per l’introduzione nel nostro ordinamento di una nuova forma di accesso: il civico generalizzato riferito a dati e documenti “ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione” e che “non richiede motivazione”, volto a promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.

Questo tipo di accesso garantisce la trasparenza reattiva, cioè in risposta alle istanze di conoscenza avanzate dagli interessati che hanno
dubbi sulla liceità di un provvedimento pubblicato. Ora, per quanto riguarda la giustizia sportiva relativa ai cavalli da corsa italiani, non solo le sentenze, rispetto al resto dell’ippica europea, sono oscurate per i dati sensibili, incluso il nome e cognome dell’agente dopante e del cavallo dopato. Ma non è permesso neppure l’accesso civico generalizzato alle sentenze, neppure quando motivato, visto che il Masaf richiede come presupposto il diritto ostensivo della controparte, che ovviamente viene generalmente negato per “privacy”. Ora, questa mancanza di trasparenza – chiarisce la nota – appare in totale contrasto con la necessità di lotta al doping e anche con le dichiarazioni del sottosegretario con delega all’ippica, Senatore Giacomo La Pietra, che fanno della lotta al doping e del nuovo regolamento anti doping in vigore da settembre 2023, le basi del risanamento dell’ippica italiana da tempo in crisi di appeal con il pubblico.

Horse Angels – conclude la nota – associazione che si prefigge la tutela dei cavalli, chiede dunque al Sottosegretario di intervenire sul tema della pubblicazione delle sentenze di doping ippico, agevolando il loro ripristino nella piena trasparenza, o garantendo il diritto di accesso civico generalizzato anche al fine di garantire l’accountability delle istituzioni pubbliche affinché tutti possano esercitare forme di controllo sociale sulla lotta al doping, doverosa, visto che l’Italia ha il primato europeo in doping di cavalli da corsa, ma anche perché l’ippica in Italia è completamente finanziata dallo Stato e quindi a carico di tutti i cittadini”.

La Redazione

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