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Lodi, inaugurati due sportelli contro il gap. Tallarita (Asst): “La ludopatia è una malattia come le altre”

Nell’ambito dell’attuazione del piano locale per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, l’azienda socio sanitaria territoriale di Lodi ha attivato due nuovi sportelli rivolti ai giocatori e ai loro familiari a cui si può accedere liberamente, gratuitamente e in anonimato per avere un primo contatto e un confronto con i professionisti del Servizio dipendenze. “Vogliamo far sapere a chi vive questa problematica che la ludopatia è una malattia al pari delle altre, che colpisce giovani e anziani indistintamente e che, soprattutto, può essere curata e anche a distanza”. Così Enrico Tallarita, direttore socio sanitario dell’Asst di Lodi, ha inaugurato gli sportelli, fisico e virtuale dell’azienda ospedaliera. Lo Sportello fisico è collocato al piano rialzato dell’Ospedale di Lodi (Spazio A) ed è aperto il martedì e il giovedì (14-16) e il venerdì (14-17), con accesso libero, senza appuntamento (0371.376231). Mentre lo sportello online è sul sito www.dipendenze.lodi.it (whatsapp telefono 333.4915079 il lunedì e il mercoledì dalle 20.30 alle 22.30; oppure si può mandare una e-mail a sportellogioco@asst-lodi.it, anche anonimamente). “Dal 2020 si è registrato un decremento dell’utenza con problematiche connesse al Gioco d’Azzardo Patologico – ha ribadito Concettina Varango, direttore dei servizi dipendenze Asst Lodi -. Si è passati da una media annuale pre-Covid di 90 persone prese in carico, a 71 nel 2020 e a 50 nel 2021. Da inizio 2022 sono stati assistiti 47 soggetti, mentre ora gli utenti in carico sono 36. Noi vogliamo raggiungere anche gli altri. Con il Covid hanno chiuso i bar, ma il gioco è spopolato via web, anche tra giovanissimi”.

E la promozione di questo servizio, grazie alla collaborazione de “Il Ramo“ di Lodi (rappresentato da Sabrina Pedrazzini, della direzione artistica e dal regista Riccardo Piricò), avverrà anche attraverso l’arte. Uno spettacolo che darà voce alle testimonianze di giocatori d’azzardo, giovedì 16 giugno, alle 10.30 e alle 11.15, nell’atrio dell’ospedale di Lodi. Varango ha concluso : “La maggior parte dei giocatori è rimasta per strada e ha tentato il suicidio. Ora ci sono comunità pensate per i giocatori d’azzardo patologici. E anche in carcere a Lodi c’è un nostro sportello che aiuta chi, per pagare le giocate, è arrivato a rapinare”. Nello staff ci sono poi Valentina Generani e Serena Marchesi, psicologhe psicoterapeute, Giuliana Ravizza, coordinatrice osservatorio, Alessandra Gianini medico, Giovanna Agazzi, educatrice, Chiara Manfrin pedagogista. (https://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/ludopatia-sportello-1.7759274)

La Redazione

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