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Berrettini lascia gli Australian Open, sconfitto da Rafa Nadal

Non ce l’ha fatta Matteo Berrettini. Il numero uno azzurro in semifinale agli Australian Open, primo Slam della stagione, con Rafa Nadal esce sconfitto con onore in quattro set con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3. Sarà lo spagnolo a giocare la finale. L’azzurro torna a Roma con una semifinale Slam, il numero 13 virtuale del mondo, ed il numero 9 della race. “Sono veramente contento, non me l’aspettavo. Non sono venuto qui con l’ambizione di ottenere questi risultati, ero qui per scavarmi dentro dopo un infortunio, per riuscire a rialzare la testa. Venivo da un periodo dove facevo fatica ad allenarmi perché non mi sentivo bene. Però ho dimostrato che posso reagire, che dentro ho tanta forza. Sarò ancora più pronto la prossima volta perché inevitabilmente gli infortuni torneranno”, ha spiegato.

Per Berrettini è stata la terza semifinale di uno Slam in carriera, dopo Us Open 2019 e Wimbledon 2021,

Il tennista italiano non ha rimpianti per come sono andate le cose perché è stato “coraggioso” nonostante alcune occasioni mancate. “Vincere il primo set avrebbe significato molto. Soprattutto con lui”, ha detto l’azzurro che non è riuscito a sfruttare due set-point sul 6-4 nel tie-break del primo set. Poi nel secondo set la differenza l’ha fatta un break e nel terzo c’è stato il calo dell’azzurro, con Nadal che ne ha approfittato per chiudere la sfida. “L’obiettivo era aggredirlo subito anche perché nello scambio lui è forse il migliore al mondo. Ho cercato di usare le mie armi al meglio e ci sono riuscito per buona parte della partita. Poi ha preso il sopravvento, anche perché fisicamente tutti questi match giocati qui li ho accusati. Ha avuto tante palle break e le ho annullate con coraggio, sono andato 4-0 al tie-break giocando molto bene. Poi questo è il tennis, non ho nulla da rimproverarmi”, ha raccontato Berrettini. E poi ancora: “Sono entrato a testa alta anche se il braccio tremava. Ho sempre provato a farmi avanti e a dimostrare che in campo c’era un giocatore. Questa non era una cosa scontata alla vigilia perché poteva accadere quello che avevo vissuto a Wimbledon. Non è successo, vuol dire che ho imparato dalle esperienze passate. Mi fa piacere che Rafa, Roger e Nole parlino bene di me. Sto lavorando tanto, non dico per raggiungere i loro livelli perché forse sono inarrivabili, però mi fa piacere condividerci il campo”, ha aggiunto il tennista romano. Ora Nadal cercherà di conquistare il titolo vinto per l’ultima volta nel 2019 e aspetterà il vincente dell’altra semifinale in programma tra Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev.

La Redazione

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