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Caso ‘Breda’: “occupato da terzi senza titolo”. Celin denuncia

“Occupato da terzi senza titolo”. E’ quanto risulterebbe al Tribunale di Padova sull’ippodromo Breda gestito dal Gruppo Coppiello snc, ed è quanto denuncia Sergio Celin portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa. Esiste un contratto di locazione tra la società fallimentare e la Regione Veneto? Se ritenuto “abusivo” come avrebbe potuto il Gruppo Coppiello gestire nel 2019 l’ippodromo padovano? Chi avrebbe dovuto controllare e perchè non lo ha fatto? Sono questi i tanti interrogativi che Celin pone alla ministra Bellanova e all’assessora alla Regione Veneto Manuela Lanzarin. Ma soprattutto Celin denuncia: “Ritengo sia di una gravità assoluta che per tutto l’anno 2019 il “Gruppo Paolo Coppiello” percepisca da parte del Suo Ministero delle Politiche Agricole oltre 800.000 euro di soldi pubblici per la gestione dell’Ippodromo in oggetto, non avendo il Gruppo Coppiello alcuna ‘QUALIFICA'”.

Così il portavoce del comitato padovano nella sua lettera di denuncia:

“Sono a chiederLe di aprire “UN’INCHIESTA”, in merito alla fallimentare gestione dell’ippodromo Breda di Padova da parte del Gruppo Coppiello snc. Sono rimasto sconcertato, dopo aver letto la sentenza depositata in cancelleria, in data 31/10/2019, da parte del giudice fallimentare del Tribunale di Padova, in cui si rende noto che l’asta per l’aggiudicazione del lotto 13, della procedura 281/2011 (cioè l’ippodromo Breda e tutte le strutture annesse), avvenuta in data 29 ottobre 2019, proveniente dal fallimento dell’IPAB Pia Fondazione “Vincenzo Stefano Breda”, è andata deserta! Ma soprattutto, nel paragrafo alla voce “stato di occupazione dell’immobile”, si legge testualmente: “OCCUPATO DA TERZI SENZA TITOLO”! Gent.ma assessora Lanzarin, a parte la mia grande preoccupazione per lo sgombero IMMEDIATO a spese dello stesso Tribunale, previsto dalla legge nel caso dell’occupazione di un immobile senza titolo (come nel caso in oggetto!); la cosa che invece ritengo sia di una gravità assoluta – denuncia Celin – è quella che il gestore “Gruppo Paolo Coppiello” sia nell’anno in corso, considerato un “ABUSIVO” all’interno dell’Ippodromo in oggetto (alla pari di tutti gli incolpevoli lavoratori e dei cavalli!), dal momento che evidentemente non esiste un contratto di locazione valido, sottoscritto dal gestore “Gruppo Coppiello” con la Regione Veneto!

1) In base a quale scelta, criterio o decisione, il “Gruppo Paolo Coppiello” ha potuto continuare a gestire l’Ippodromo “Breda” anche nell’anno 2019, considerato che il suo contratto di gestore scadeva il 31/12/2018 e che non risulta agli atti, abbia partecipato a nessun tipo di bando di aggiudicazione, così come invece prescrive la Legge? 2) In caso di sgombero deciso dal Tribunale, che fine faranno le decine di famiglie (vedi: guidatori, allenatori, artieri, addetti alla manutenzione dell’ippodromo, ecc.), che solamente grazie ai loro enormi sacrifici personali ed economici di questi ultimi anni,vista l’enorme crisi che ha travolto tutto il mondo ippico italiano, sono riusciti a tenere viva la tradizionale e centenaria vocazione per l’ippica che la città di Padova ha sempre avuto; senza tenere conto poi della misera fine alla quale andranno incontro le decine di cavalli ospiti delle scuderie: probabilmente venduti a qualche macello abusivo, oppure, finiranno nelle mani della malavita organizzata per le famigerate corse clandestine su strada! 3) Ministra Bellanova, ritengo sia di una gravità assoluta – denuncia ancora Celin – che per tutto l’anno 2019 il “Gruppo Paolo Coppiello” percepisca da parte del Suo Ministero delle Politiche Agricole oltre 800.000 euro di soldi pubblici per la gestione dell’Ippodromo in oggetto, non avendo il “Gruppo Coppiello” alcuna “QUALIFICA” certa e sono a chiederLe, in virtù di quali parametri è stata decisa la sovvenzione sopraccitata, dovuta per legge all’ippodromo “Breda” di Padova? 4) Come può sempre da “abusivo” il Gruppo Paolo Coppiello, arrogarsi anche il diritto di pretendere (da quanto mi risulta) il pagamento di un affitto dei box, da parte dei guidatori ed allenatori, senza in cambio avere MAI fatto un’adeguata manutenzione delle scuderie dove spesso ci piove dentro, si allagano, gli allenatori e guidatori sono costretti a lavare e pulire i propri cavalli in mezzo all’acqua e al fango dei box (documentato e visto personalmente!), per la mancanza o carente manutenzione degli scarichi delle fognature? 5)Quanto sta accadendo la chiamo “FOLLIA” pura e mi chiedo allora, quali siano stati i controlli (se mai sono stati fatti!) eseguiti da parte del Ministero delle Politiche Agricole, dalla Regione Veneto, dal Commissario straordinario della Pia Fondazione “Vincenzo Stefano Breda”, proprietaria degli immobili pignorati e sotto custodia Giudiziaria da parte del Tribunale di Padova,c/o gli impianti dell’ippodromo in oggetto? 6)E’ dato di sapere, in tutti questi anni di gestione dell’ippodromo da parte del “Gruppo Coppiello Paolo” quali e quanti interventi sono stati effettuati per il benessere dei cavalli, in merito alle misure da prendere per una vigilanza notturna, per un piano antincendio ed antiallagamento delle scuderie, al soccorso dei cavalli feriti in pista, agli ambulatori veterinari per il pronto intervento nelle scuderie,ecc.? 7)Sono qui a ringraziare l’Assessore allo sport del Comune di Padova, Diego Bonavina che, nonostante l’amministrazione comunale possa fare poco o nulla per l’ippodromo “Breda” (essendo un soggetto privato e sotto custodia giudiziaria da parte del Tribunale!), si è sempre speso e dimostrato disponibile ad aiutare i lavoratori ed i cavalli e soprattutto, a garantirci che non saranno consentite da parte del Comune, “SPECULAZIONI” edilizie di alcun genere e che la zona dove oggi gravita l’ippodromo, deve restare ad ESCLUSIVO interesse per lo sport dell’ippica che da sempre è un valore aggiunto per tutta la città di Padova!

Assessora Lanzarin, alla luce di quanto emerso, auspico un Suo immediato e risolutivo intervento per cercare di risolvere la scandalosa e drammatica situazione nella quale è stato coinvolto, suo malgrado, l’ippodromo “Breda” e la prego di tranquillizzare tutti gli incolpevoli lavoratori, oltre agli indifesi cavalli, che non saranno DIMENTICATI dalle Istituzioni o peggio ancora,lasciati al proprio destino!”.

D. Pellegrino

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