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Vietato l’ingresso al Breda, Celin continua a denunciare la gestione dell’ippodromo.

Nonostante il divieto di accedere all’interno dell’ippodromo da parte dei gestori Coppiello, perchè “persona poco gradita”, Sergio Celin continua a denunciare lo stato di abbandono del Breda di Padova. Questa volta lo fa con una lettera aperta al prefetto di Padova, Renato Franceschelli, in cui scrive: “devo pensare che l’ippodromo Breda si sia trasformato in una specie di zona franca dove tutti si auto gestiscono, ogni lavoratore ippico è in possesso delle chiavi dei cancelli, dove poter entrare ed uscire a piacimento senza il benché minimo controllo? Il gestore Gruppo Coppiello, continua a lasciare incustodito l’ippodromo senza un doveroso servizio di guardiania h 24, 7 giorni su 7, tranne che tenere una persona assunta ad ore che fa le veci di un portinaio. Alla luce di quanto sopra sono a chiederLe di intervenire prontamente – prosegue Celin nella sua denuncia – per porre fine a questa pericolosa e scandalosa situazione (con i cavalli lasciati nel più totale abbandono soprattutto durante la notte!), anche perché alcuni all’interno delle scuderie non rispettano le norme anti Covid (non indossano la regolare mascherina, non rispettano il distanziamento). Perché il gestore Gruppo Paolo Coppiello non fa rispettare questi obblighi di legge? Perché non esiste in portineria un registro per le entrate e uscite dei cavalli con nome, cognome, ora, giorno, mezzo di trasporto e dell’autista, nome e passaporto del cavallo, numero del microchip, destinazione, ecc.?”

La Redazione

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