Ritorna sull’argomento ‘utilizzo della frusta sui cavalli da corsa’ Sergio Celin, portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa. E lo fa sempre in una lettera aperta alla mistra Bellanova: “In nessun regolamento europeo (compreso quello dell’Italia), esiste la parola: e’ “OBBLIGATORIO” usare la frusta negli ippodromi, ma solamente e’ “CONSENTITO” usare la frusta! Alla luce di quanto sopra,come nazione Italia, non possiamo fare una legge nostra per vietare l’uso della frusta (essendo l’Italia appartenente all’UET e siamo soggetti ai loro regolamenti), ma possiamo invece non usarla in corsa e l’UET, non puo’ assolutamente impedircelo. Sfido qualsiasi magistrato, avvocato, tribunale, ecc., di contestarmi quanto sopra, a norma di legge! Da regolamento Mipaaf, di obbligatorio c’e’ solamente quello di dover indossare il casco ed il giubbetto protettivo per il driver o fantino, oppure quando piove e solo previa decisione della giuria presente nell’ippodromo, di montare i parafanghi alle ruote del sulky! Gent.ma ministra Bellanova, esiste gia’ in Italia una coraggiosa “testimonial” di quanto in oggetto: si chiama Pompa Jessica. Si tratta di un’amazzone marchigiana che ha sempre corso al trotto senza usare la frusta, nonostante i sorrisi “ironici” e le pesanti “critiche” subite (tutt’oggi, purtroppo!), da parte di alcuni suoi colleghi guidatori! Le lancio ora una mia idea provocatoria: perche’ non creiamo in Italia, la figura del driver o fantino “obiettore” di coscienza, contro l’uso della frusta? Credo sarebbe un grande “messaggio” di civilta’, di correttezza, di sensibilita’ e di doveroso rispetto verso i cavalli/atleti, che la nostra Italia può inviare all’Europa intera, per arrivare un giorno all’abolizione di uno strumento che non serve assolutamente a nulla, ai fini della regolarità e dell’esito finale della corsa ( Jessica Pompa docet con le sue numerose vittorie!)”.
La Redazione