Approvato, dopo un lungo lavoro, dalla commissione Salute della Regione Sardegna il testo unificato sul gioco d’azzardo patologico che dovrà ora essere esaminato dalla commissione Bilancio e dal Consiglio delle autonomie locali. Potere ai sindaci e ai comuni, infatti nel testo si legge: “L’esercizio delle sale da gioco e il gioco lecito nei locali aperti al pubblico sono soggetti all’autorizzazione del sindaco del comune territorialmente competente, concessa per cinque anni rinnovabili. Per le autorizzazioni esistenti il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge. È fatto divieto di collocare apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali posti a una distanza, determinata dalla Giunta regionale entro il limite massimo di cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-sanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori. […]I comuni, nel rispetto della normativa statale e degli strumenti di pianificazione regionale, possono individuare altri luoghi sensibili cui applicare le disposizioni, con riguardo all’impatto sul contesto e sulla sicurezza urbana, ai problemi connessi con la viabilità, l’inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica. […] Il comune – è spiegato nel testo unificato – ha la competenza sui controlli dei locali in cui è esercitato il gioco tramite la polizia locale come pure la riscossione delle sanzioni amministrative. L’apertura di locali da destinare a sala da gioco o l’installazione nei locali di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in violazione delle distanze previste dal provvedimento della Giunta regionale è punito con una sanzione amministrativa da 2.500 euro a 8.000 euro. I comuni istituiscono con i proventi delle sanzioni amministrative di cui al presente articolo un apposito Fondo ‘Proventi da controlli di conformità alla legislazione nazionale e regionale sul Gioco d’azzardo patologico’ destinato alla concessione di premialità per i titolari di esercizi pubblici, a campagne comunali di sensibilizzazione sul Disturbo da gioco d’azzardo o, in alternativa, a finalità di carattere sociale e assistenziale”.

Inoltre “i comuni possono prevedere per i titolari di esercizi pubblici che rimuovono o che rinunciano all’istallazione di slot machine o videolottery o che scelgono di non installarle, agevolazioni (perenni o una tantum) sui tributi comunali (Imu, Tasi, Cosap e altri eventuali), secondo criteri e modalità da determinare con appositi regolamenti comunali”.

 

Istituito il logo regionale ‘Slot free-Regione Sardegna’ rilasciato agli esercenti di esercizi commerciali, ai gestori dei circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento, che non hanno nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Nasce l’ Osservatorio regionale del disturbo da gioco d’azzardo “le cui funzioni – spiega il testo unificato – sono ad oggi ricomprese nell’Osservatorio epidemiologico regionale per le dipendenze patologiche. L’Osservatorio regionale del disturbo da gioco d’azzardo monitora il fenomeno del GAP in ambito regionale e svolge le funzioni di cabina di regia e monitoraggio per la verifica dello stato di attuazione del Piano regionale del gioco d’azzardo patologico (GAP) della Sardegna”. Attiva sul campo, la Regione “istituisce la ‘Giornata regionale contro il Disturbo da gioco d’azzardo’ quale occasione per focalizzare l’attenzione pubblica regionale sui rischi correlati al gioco. La data della giornata e il programma di iniziative da patrocinare e finanziare sono definiti entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge dalla Giunta regionale con deliberazione adottata previo parere della competente Commissione consiliare”.

La Regione per rafforzare gli interventi previsti dal Piano regionale del gioco d’azzardo patologico (GAP) “può concedere il proprio patrocinio gratuito o accompagnato dall’erogazione di un contributo per le iniziative culturali, ricreative, sociali e sportive che favoriscano la sensibilizzazione verso l’utilizzo responsabile del denaro e il contrasto al gioco d’azzardo. In coerenza con i principi della presente legge, la Regione non concede il proprio patrocinio per le iniziative culturali, ricreative, sociali e sportive che contengono e pubblicizzano attività che, benché lecite, favoriscono o inducono alla dipendenza da Gioco d’azzardo patologico“.

Per “le finalità quale cofinanziamento regionale per il Piano regionale del gioco d’azzardo patologico (GAP) della Sardegna, è autorizzata la spesa complessiva di euro 40.000 per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Per le finalità campagne di informazione e di sensibilizzazione, è autorizzata la spesa complessiva di euro 40.000 per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Per le finalità Giornata regionale contro il disturbo da gioco d’azzardo, è autorizzata la spesa complessiva di euro 70.000 per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. La Regione provvede agli adempimenti previsti nei restanti articoli con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale”.

La Redazione